
Sena nasce già col nome d’arte “Sena” per una scelta commerciale dei suoi genitori, e muore un po’ ogni giorno. Si fa conoscere dal grande pubblico nel 2000 al suo primo saggio di musica dove si esibisce in una versione piano e voce di “Ti rubacchio un po’ di pop-corn”
L’esibizione raccoglie il favore del pubblico, nonostante una momentanea paresi delle mani dovuta all’ansia da palcoscenico. Amplia i suoi orizzonti musicali esplorando il cantautorato italiano, l’alternative rock britannico, le prime generazioni di indie italiano e la corrente nu metal dei neomelodici napoletani (il nu melodico napoletano). All’età di 19 anni entra nel pericoloso tunnel della giurisprudenza da cui esce, stremata e avvocata, dopo un percorso riabilitativo col sostegno di esperti.
In questi anni bui va a dormire presto la sera e inizia a scrivere le sue prime canzoni, molto apprezzate da #suamamma, e inizia ad esibirsi in fortunate tournée presso tutte le camerette, soggiorni e baretti di amici e parenti entro il terzo grado. Nel 2022 escono finalmente i suoi due primi singoli “Toni servillo” e “Islanda” prodotti da Taketo Gohara e inizia il suo primo tour ufficiale suonando a Roma al Largo Venue, a Milano all’Arci Bellezza, a Bologna, Prato, Pesaro, San Benedetto del Tronto e Ferrara.
Ad aprile 2023 esce il suo terzo singolo “Liberatutti” che porta alla luce il suo lato più discotecaro.
Scrive canzoni perché è l’unico modo che finora ha trovato per consolarsi e per esprimersi, per dire cose che forse non interesseranno a nessuno, ma speriamo che a qualcuno sì.